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Sanjurjo Sacanell, José.

Generale spagnolo. Dopo essersi distinto nella guerra di Cuba (1895-98), partecipò alle campagne marocchine (1909-13). Dopo la prima guerra mondiale fu di nuovo in Marocco e nel 1923 ebbe il comando di tutte le forze spagnole in Africa, combattendo contro Abd el-Krim. Comandante della Guardia Civil, nel 1929 represse duramente l'insurrezione di Valencia, ma quando nel 1931 fu proclamata la Repubblica non cercò di opporsi e giurò fedeltà al nuovo Governo che, tuttavia, non fidandosi di lui, credette opportuno sostituirlo. Nell'agosto 1932, come capo della divisione di Siviglia, capeggiò un tentativo di colpo di Stato antirepubblicano, proclamandosi capitano generale dell'Andalusia. Il tentativo fallì ed egli fu arrestato e condannato a morte. La condanna fu però commutata nei lavori forzati dopo che due milioni di persone avevano firmato una petizione che chiedeva la grazia. Liberato nel 1934, si rifugiò in Portogallo dove iniziò febbrili preparativi per promuovere una nuova rivolta contro il Governo del Fronte popolare, facendo assegnamento sull'esercito e sulle forze conservatrici. Postosi alla testa degli ufficiali antirepubblicani di stanza in Marocco, nel luglio 1936 scatenò un'insurrezione armata che portò all'immediata occupazione di Ceuta e Melilla, seguita dalla sollevazione degli ufficiali delle guarnigioni di quasi tutte le città spagnole. Morì in un incidente aereo e il suo posto fu preso dal generale F. Franco (Pamplona 1872 - Exoril, Portogallo 1936).